LA CAPPELLA DI S. GIUSEPPE NELLA CATTEDRALE DI S. GIUSTO
In questo ambiente raccolto trovano posto il ciclo affrescato da Giulio Quaglio con storie di San Giuseppe e la pala d'altare realizzata da Sante Peranda.
Nel 1706 il comasco Giulio Quaglio (1668-1750/51) affrescò le pareti della cappella S. Giuseppe nella cattedrale di S. Giusto Martire, con episodi relativi al santo dedicatario del luogo sacro. Tutto il complesso scenografico, dalla Gloria di San Giuseppe, alla sua morte, alla Fuga in Egitto, è pervaso da diverse tonalità di azzurro e di rosa, che immergono l'ambiente nella leggerezza dell'estasi; concorrono a tal fine le linee ondulate dell'apparato grafico, tuttavia rese necessariamente visibili per mantenere la coesione logica delle forme.
Giulio Quaglio vive a pieno titolo la cultura settecentesca, nella misura in cui persegue la suggestione di trasportare le scene oltre i limiti fisici della struttura muraria, come illusionisticamente induce a percepire la volta con la Gloria di San Giuseppe, che pur senza ricorrere allo sfondato quasi elimina la copertura, proprio grazie alla diafana leggerezza.