La cattedrale S. Giusto Martire conserva alcuni esemplari di notevole pregio, a cominciare da una Madonna con Bambino in pietra, incassata nella parete separatrice tra le absidi di S. Giusto e di S. Apollinare. Il gruppo è databile alla seconda metà del XII secolo; evidenzia una descrizione abbastanza semplice, di immediata cordialità nell'espressione della Vergine e nel volto realmente da bimbo di Gesù.
Importanti spunti di riflessione offre la scultura del XIII secolo, quando fu realizzato in legno un Gesù Cristo crocifisso, triumphans, collocatao nella cappella di S. Giovanni in S. Giusto; una visione spettacolare di morbidezza, armoniosa ieraticità, con una stilizzazione dei tratti anatomici che accenna all'espressionismo scultorio di area slovena. Culturalmente il crocifisso si situa nell'ambito di un tardo Romanico naturalistico di area litoranea, abbozzando i grafemi della futura maniera gotica.
Questo tipo di idioma è realizzato da un altro crocifisso, come del primo appeso nella cappella S. Giovanni della cattedrale, dai lineamenti scavati nell'esaltazione espressiva del dramma. Si è qui non lontani dalla lingua scultoria deformante plasticamente l'anatomia, assai diffusa nel Gotico sloveno.
OPERE SIGNIFICATIVE DAL MEDIOEVO DI MEZZO |
Il panorama della scultura in territorio giuliano è leggibile con buona chiarezza dal Medioevo di mezzo, in rapporto alle pertinenze culturali. |