DIPINTI NOTEVOLI A S. PASQUALE BAYLON

Di Nazarenismo autentico, pure se mitigato dal barocco boemo, si può parlare riguardo al corredo pittorico della chiesa S. Pasquale Baylon, realizzato negli anni 60 del XIX secolo da artisti sensibili a tale cultura. Basti citare Mathias Trenkwald, di origine praghese e cresciuto artisticamente a Vienna. Sicuramente ebbe cognizione della pittura del connazionale nazareno Joseph von Führich; da questa stessa cerchia si evolvette Johann Till, autore della Visione di San Nicolò a S. Giacomo

La coreografia di S. Pasquale Baylon conferma ancora una volta la moderatezza della realtà culturale triestina, dove si avverte la refrattarietà – nel bene e nel male – per le proposte estremiste e dove anche un progetto unitario di impostazione nazarena viene messo in opera evitando lo scadimento nel kitsch da soprintendenza. Anche il carnico Domenico Fabris, già autore di disegni per le illustrazioni dei libri di catechismo, riuscì a seguire le bozze del Trenkwald con esiti più che dignitosi, come evidenziano gli episodi di San Pasquale e i busti di patriarchi biblici nella zona alta delle pareti.